Gradini

Lungo e impervio è il cammino dell’iniziato perché ad ogni gradino conquistato corrispondono fatiche a e a volte dolori, perché ogni cosa, ogni accadimento, ogni evento, ogni minimo progresso deve essere conquistato e sviscerato in ogni sua piccola parte, deve essere compreso a 360 gradi per far sì che il dubbio non torni e il passo sia decisivo.

 

A volte vi sentite stanchi, non solo per fatica fisica, ma per quanto avete lavorato e che inconsciamente avete raggiunto pur non vedendo nulla di materiale, di positivo, di concreto davanti ai vostri occhi; ma è lo spirito, è la vostra anima che elabora e quindi quando ha compreso ed elaborato è come se si fermasse sul gradino successivo per riposare un po’.

 

Scavate, come già state facendo, nelle vostre profondità per sviscerare ogni questione, ogni azione , ogni gesto, ogni parola che vi può far risuonare qualche cosa di incompreso perché molte sono le domande e ancora troppo poche le risposte. Ma continuare a domandarsi significa sviscerare quella determinata cosa, la concretezza della domanda che avete posto è  per cercare di trovarne il bandolo, una matassa che va sbrogliata fino in fondo e per riavvolgerla dovete camminare.

 

Pensate di vedere un gomitolo che è stato svolto perché è caduto da una scala altissima e si è srotolato tutto, ora voi avete preso in mano quel gomitolo e piano piano state riavvolgendo quel filo d’argento che vi porterà fino alla vostra ascesa.

 

E ogni tanto dovete fermarvi! Pensate a quante azioni, a quante cose avete visto, belle e meno belle nell’avvolgere questo gomitolo, perché una volta iniziata la salita, a volte il filo è lento e sembra più facile camminare, mentre a volte è tirato e non vi permette di compiere alcun passo. 

 

Io sto tenendo l’altro capo è a me che dovete giungere. A volte strattono un po’ e quasi sembra vi cada di mano il gomitolo. Quello è un punto che dovete riprendere, è un punto sul quale ancora dovete lavorare. Io vi vedo, vi state chinando per raccoglierlo perché nello strattonare vi è sfuggito di mano, ma con amore vi dico che è poco lo sforzo che dovete fare per chinarvi e raccoglierlo perché siete già sulla via giusta, avete già salito dei gradini, e certo più in alto si sale più difficoltoso diventa il respiro, perché scarseggia l’ossigeno. Dovete arrivare a quel punto in cui vi sentite così tanto mancare l’aria che vi sentite svenire, ma quello è il passo che vi permette l’ascesa, dopo quello tutto sarà luce, tutto sarà sole, tutto sarà vento che scorre nei vostri capelli e il passo diverrà leggero, sereno, soave, tranquillo, gaio e lieto come tutto il vostro essere.

 

Non lasciate mai questo gomitolo, tenetelo sempre stretto in una mano, e quando sentite che è troppo pesante, passatelo nell’altra, ma senza lasciarlo andare, perché è importante mantenere questo filo di collegamento che vi permetterà di raggiungermi.

 

 

Apro i vostri cuori all’amore dell’Universo per far sì che nuova linfa giunga in voi.