L'istinto

Pace a te figlia cara. Tranquillizza l’animo perché le sensazioni vanno sempre ascoltate.

 

Domandati cos’è l’istinto: l’istinto non si vede ma ti fa percepire; questo significa che il tuo ascolto è attento e trasferisce a te qualcosa di invisibile.

 

L’istinto lascia da parte la mente e dunque la prima reazione, istintuale appunto, ti porta la purezza di ciò che percepisci. Poi subentra la mente e allora cominci ad elaborare.

 

Capita così che a volte la prima reazione, quella istintuale, venga soppiantata da ciò che la tua mente pensa e ha elaborato nei primi istanti di ciò che hai osservato, dopo l’istinto.

 

Questa osservazione fatta dalla tua mente tiene in considerazione ciò che hai già vissuto e sperimentato precedentemente, ed ecco perché a volte smentisce o rafforza la tua prima reazione istintuale.

 

Poiché il cervello elabora solo il conosciuto, quando osservi qualcosa la tua mente ti porta subito dei riferimenti conosciuti per darti conferme.

 

Ti porto un esempio: quando incontri una nuova persona , il tuo istinto ti darà sensazioni positive o negative basandosi solo su ciò che “sente”. Dopo pochi attimi subentra la mente, e se nei tuoi ricordi quella nuova persona ha caratteristiche somiglianti a qualcosa che hai già conosciuto, la tua reazione sarà di simpatia o antipatia proprio in base al ricordo che hai portato alla luce.

 

Se il ricordo è positivo, valuterai positivamente anche il nuovo incontro, mentre se il ricordo è negativo, altrettanto negativa sarà la tua reazione.

 

Questo succede per tutti gli accadimenti della vita, ma devi imparare a valutare sempre  “a nuovo” (ossia senza la mente) ogni cosa che ti accade, per non avere  pregiudizi.

 

Questo però è difficile da attuare ed ecco perché occorre seguire e rafforzare l’istinto, che non sbaglia, proprio perché non ha condizionamenti.

 

 

Pace a te.